Progetto Erasmus + Azione KA229 2019-1-IT02-KA229-062126_1 - F.O.O.D. is Friendship, Opportunity for Obscuring Disadvantage

11/04/2022 - Individuazione gruppi di attività e di mobilità Erasmus.pdf

                                     

A.S. 2019/2022

Titolo Progetto: F.O.O.D. is Friendship, Opportunity for Obscuring Disadvantage

Scuola Coordinatore: Istituto Comprensivo "Mattia Preti" - Catanzaro Italy

Scuola partner: Istituto Comprensivo "A.Gatto" Battipaglia Italy

Scuola partner: Kwidzynskie Stowarzyszenie Oswiatowe -Poland

Scuola partner: DumbraveniLiceul Tehnologic "Mihai Eminesc- Romania

Questo progetto, indirizzato ad alunni di età compresa fra i 9 e i 13 anni che vivono situazioni di svantaggio, segue il seguente obiettivo:” lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri”.

Partendo da questa premessa, vogliamo costruire un percorso che possa sostenere gli studenti con particolari fragilità, valorizzando il contributo di creatività e la partecipazione attiva degli alunni, nell’ottica di trasformare la scuola in un originale laboratorio di cultura inclusiva, che sappia aprirsi ai diversi territori per costruire comunità educanti, impegnate nella ricerca di un’autentica esperienza di dialogo e cooperazione educativa.

La scuola inclusiva abbraccia ogni difficoltà, non solo quelle certificate, ma anche quelle dovute a svantaggio socio-culturale, sottolineando che ogni studente con continuità o per certi periodi può manifestare bisogni educativi speciali per ragioni psicologiche e sociali per le quali è necessario che le scuole offrano risposte adeguate e personalizzate. Bisogna quindi rileggere il concetto di integrazione affinché acquisisca il valore dell'inclusione ponendo la massima attenzione alle esigenze individuali dei singoli studenti e al bisogno di essere come gli altri.

Pertanto, abbiamo deciso di fondare una squadra e scrivere questo progetto Erasmus KA229 per aiutare i nostri alunni a sentirsi parte attiva e coinvolta nella scuola e nella società. Per farlo abbiamo deciso di usare come filo conduttore il cibo e le tradizioni gastronomiche. Il cibo inteso come conoscenza della sua storia e delle tradizioni ma anche come conoscenza delle storie e delle tradizioni di altri paesi, per trovare nella diversità le somiglianze che ci sono fra i popoli e che alla fine ci uniscono. Il cibo come diritto universale e primario. I banchetti che hanno da sempre suggellato una pace, un'amicizia, uno star bene insieme e che sono un esempio di fratellanza. Il cibo così ben rappresentato nell'arte dal 1600 a Warhol. Il cibo anche come eco-sostenibilità e rispetto per noi stessi e il nostro pianeta. Le ricette per scoprire gli algoritmi e il pensiero computazionale ma anche per parlare della Convenzione dei Diritti dei Bambini, di cui ricorrono i 30 anni dalla firma proprio quest’anno, parlando soprattutto di:

Art. 1 - Diritto all’uguaglianza;

Art. 2 – Diritto al rispetto della propria identità;

Art. 23, 24, 27 - Diritto alla salute;

Art. 28, 29, 30 - Diritto allo studio;

Art. 31 – Diritto al gioco e ad esprimere la propria creatività;

Svolgere le attività previste ci porterà a parlare degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 e di poter lavorare su diversi fra i 17 punti.

Tutto questo con l'obiettivo di far sentire gli studenti non solo orgogliosi di se stessi e del loro paese, ma anche di avvicinarli ai costumi e alle tradizioni delle altre nazioni per creare in loro un senso di appartenenza e cittadinanza non solo nazionale ma anche e soprattutto Europeo. Il progetto Erasmus + ci offre la possibilità, non solo di ricordare, nel modo più attivo e partecipativo, il trentesimo anniversario della ratifica dei diritti dei bambini, ma di applicare praticamente i diritti sanciti trent'anni fa.

Per raggiungere questo obiettivo, è necessario uno scambio di esperienze con i partner di altri paesi europei per trovare nuovi metodi inclusivi; confrontarsi, rendere i bambini consapevoli di altre realtà ma in cui si fondano gli stessi diritti e quindi fare un altro passo nella nostra ricerca di inclusione e sviluppo di un senso di appartenenza e cittadinanza. Il progetto ci permetterà di parlare degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 e di chiedere agli alunni di pensare a soluzioni e a come condividerle nella loro realtà di appartenenza. Il nostro obiettivo è aiutare a far crescere individui che si sentano parte della società in cui vivono e che percepiscano loro stessi come individui chiave per la crescita e lo sviluppo della nostra società. Durante la selezione dei partner, abbiamo preferito le scuole che affrontano le stesse difficoltà e hanno studenti nella stessa fascia di età. Il raggiungimento degli obiettivi programmati permette di sviluppare le priorità scelte perché offre l'opportunità agli alunni che frequentano le scuole in aree a rischio di abbandono scolastico e devianza sociale di vivere esperienze altamente educative in contesti internazionali e non strettamente legati all'ambiente scolastico. Il progetto aumenterà l'autostima degli studenti perché si sentiranno parte attiva di una comunità e coinvolti in un progetto importante per la loro istituzione e per la città in cui vivono; permettendo anche a loro di capire che possono pensare al proprio futuro non relegato ai margini della società.

Fra i risultati concreti che si vogliono raggiungere ci sono il contrasto alla dispersione scolastica, coinvolgendo sia gli alunni che le loro famiglie che vivono situazioni di svantaggio e che non avrebbero altre opportunità di scambi e conoscenza, il miglioramento delle competenze in ambito scolastico, un incremento delle competenze di cittadinanza digitale.

Diverse le attività svolte e registrate sulla piattaforma etwinning.

Di seguito le attività svolte in modalità mista ( per emergenza Covid)e cioè i docenti hanno partecipato alla mobilità in Polonia e gli alunni hanno seguito, condiviso e partecipato alle attività in diretta, in collegamento con la scuola polacca.

Di seguito i video delle attività svolte in Polonia: